Vita da freelance: la giornata di lavoro da 24h
Scena: Sono le 20:00 passate, hai finito di lavorare ormai da un paio d’ore ma la mente continua a tornare su quel progetto. Sbucci le patate pensando: “Ma quella slide sarà esaustiva?”.
Inforni il pollo e: “Ma la mail poi l’ho più inviata?”.
Finché, esaust@, non ti stendi sotto le coperte con un unico pensiero nella mente: “Ma domani che devo fare??”.
La vita da freelance apporta (come ogni mestiere) i suoi benefici e i suoi lati oscuri: la difficoltà nel chiudere definitivamente una giornata di lavoro, liberando completamente la testa, è sicuramente uno di questi.
Immagina di poter chiudere una porta immaginaria tra te e il lavoro. Dietro quella porta, ci sono relax, i tuoi hobby, tempo di qualità con le persone che ami, e un meritato riposo.
Quando la mente continua a rimuginare sul lavoro, è come se quella porta non si chiudesse mai. E si ha bisogno di chiuderla, per rilassarsi, ricaricarsi e raccogliere energie preziose per il giorno successivo.
Certo, il lavoro non è tutto: molto dello stress quotidiano è dovuto anche dalla dose di carico mentale che ci portiamo sulle spalle e che ci regala centinaia di incombenze anche quando il lavoro è concluso, specialmente nel caso di noi donne. (Ne parlo in questo breve video Youtube)
Ma, se non possiamo nascondere quell’armadio verso Narnia che rappresenta le nostre responsabilità, possiamo almeno chiudere il “cassetto del lavoro”, per gestire al meglio la nostra giornata.
Oggi voglio condividere con te 3 consigli per staccare definitivamente la spina a fine giornata, piccoli gesti che ti permetteranno di chiudere il tuo turno in modo definitivo, liberando la testa per altri pensieri.
3 consigli pratici per staccare la spina a fine giornata.
- Crea la tua “Evening routine”.
Si parla spesso di quanto sia importante incominciare la giornata con il piede giusto, creandosi una routine mattiniera. Hai mai pensato, invece a quanto sia importante avere una routine anche per chiudere la giornata?
Al termine del lavoro, prenditi cinque minuti per te stess@, che puoi utilizzare per fare il punto del giorno appena concluso.
Chiediti: “Cosa ho fatto oggi? Ci sono stati imprevisti? Cosa devo rimandare a domani?”.
Questo piccolo rituale ti aiuterà a mettere a fuoco la giornata che stai lasciando alle spalle, chiudendola definitivamente. Farai mente locale sui tuoi successi e sulle cose da completare, liberando spazio mentale per i pensieri post-lavoro. È come dire addio alla giornata lavorativa, preparando la mente a godersi il resto della serata e concedendoti il tempo per pensare a tutte le cose che, altrimenti, ti vagherebbero in testa mentre lavi i piatti.
Questo momento di riflessione sarà il tuo personale interruttore di spegnimento: segnala che è ora di staccare, mettendo una pausa tra il ‘tu lavorativo’ e il ‘tu privato’.
- Gestisci al meglio gli spazi fisici.
Lavorare da casa significa avere l’ufficio sempre a portata di mano, e la tentazione di tornarci di tanto in tanto è difficile da sconfiggere. Non si può semplicemente chiudere a chiave la porta e andarsene, per questo abbiano bisogno di un gesto concreto che sostituisca una porta che sbatte.
Proprio per questo è fondamentale delimitare anche lo spazio fisico, sistemando e “chiudendo” l’ufficio a fine giornata.
Spegni il PC, sistema i fogli, aggiorna l’agenda. Crea un ambiente ordinato che ti accolga al giorno seguente.
Questa “chiusura fisica” del lavoro è un potente alleato contro la tentazione di sbirciare le mail o controllare le notifiche fuori orario, inoltre ti permetterà di tornare al lavoro in uno spazio ordinato e accogliente, aumentando la tua produttività.
"Solo sedendo e riposando l'anima diventa saggia.”
E il terzo? Journaling e meditazione per chiudere felicemente la tua giornata di lavoro!
Dopo una giornata frenetica, piena di sfide e di piccole vittorie, esiste un altro regalo che puoi fare per te stess@: il journaling.
Il Journaling è una semplice tecnica di scrittura nella quale puoi buttare su carta tutti i pensieri e le considerazioni sulla giornata appena trascorsa.
Questo gesto così semplice porta con sé benefici estremamente potenti: metterai un punto alla giornata, ti renderai consapevole di come e quanto hai lavorato quel giorno e, lasciando i pensieri su carta, eviterai loro di rimbalzarti in testa per tutta la notte col terrore che possano scappare via.
Questo senza contare la funzione terapeutica della scrittura, capace di sfogarti, rilassarti e metabolizzare le tue sensazioni.
Immagina il journaling come una tisana calda per l’anima: un momento di cura personale, dove ogni parola scritta è un passo verso la serenità.
Un’alternativa a questa pratica (o perché no, un’aggiunta) è la meditazione.
Anche solo un paio di respiri profondi possono essere un potente gesto simbolico, un rituale che metta un punto alla tua giornata lavorativa.
È il tuo modo di dire a te stess@: “La giornata è finita, ora è tempo di riposo e di serenità”.