Le 4 fasi di un progetto in Team – Parte 2

Il progetto parte 2: La gestione del team e il piano progettuale

Eccoci tornati nel magico mondo della pianificazione di un progetto!

Nell’ultimo articolo del mio Blog (che vi consiglio di leggere per avere un quadro generale dell’argomento) abbiamo parlato di come strutturare le idee per realizzare un progetto, sia che debba svolgersi con il lavoro di un team, sia che tu ci stia lavorando in autonomia.

Oggi invece affronteremo la seconda e ultima parte del lavoro, la realizzazione pratica e concreta delle fasi della tua iniziativa.

Quindi, se sei stat@ un@ brav@ alunn@ ora dovresti avere sotto mano il tuo studio di fattibilità, con il quale hai stabilito se il tuo progetto è realmente sostenibile e quali sono i mezzi e le risorse necessarie al suo compimento.

Avrai anche chiaro quale sia l’obiettivo del tuo progetto e quali sono le tappe (micro-obiettivi) che dovrai percorrere per raggiungerlo.

Con questi dati alla mano, ci approcciamo finalmente alle due fasi più concrete – e delicate- dell’intera mansione: la gestione del team e la stesura di un piano progettuale.


Gestione del team: crea una squadra vincente!

Ed eccoci arrivati a quella che è forse la fase più delicata, e la più elettrizzante, nella gestione di un progetto: la creazione e gestione del team di lavoro.

Sarà proprio la buona collaborazione della squadra a determinare la riuscita dell’intero lavoro, per quanto a volte possa essere difficile mettere d’accordo tante teste con idee diverse (e chi ha lavorato in un ufficio sa di cosa parlo: sclerate alle macchinette, telefonate minatorie nel cuore della notte, pianti isterici nei bagni etc.…)

Per evitare confusione e creare un ambiente di lavoro organizzato ed efficiente è necessario innanzitutto che tutti i membri del team conoscano e condividano gli obiettivi del progetto.

In fin dei conti, la barca funziona solo se tutti remano verso la stesa direzione.

Stabilito ciò, andranno definiti chiaramente i compiti di ogni componente con le rispettive responsabilità.

Vi consiglio, come al solito, di mettere tutto nero su bianco (una lavagna, un file condiviso) in modo che tutti ne abbiano accesso e ognuno si responsabilizzi sulla propria area di interesse.

Fondamentale è anche la figura del project manager che, oltre ad avere chiaro in ogni momento l’avanzamento del progetto in tutte le sue aree, dovrebbe indurre delle riunioni periodiche per informare il team sullo scorrere delle attività e sollevare eventuali discussioni.

Durante queste riunioni è importante stilare (si, ogni volta) la somma di ciò che è stato fatto fino a quel momento, attuando una revisione dei piani, del budget e della tabella di marcia, per essere sempre consapevoli dell’andamento generale e accorgersi in tempo di eventuali sprechi o ritardi (argomenti di cui un eventuale sponsor vorrà essere messo al corrente).

Un team di lavoro coordinato e consapevole, nel quale ogni componente ha sempre chiara la visione d’insieme del progetto, renderà il lavoro scorrevole e organizzato!

“Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”

- Proverbio Africano

Piano di progetto: concretizza i le fasi del tuo lavoro.

Dopo tutto questo pensare e confrontarsi, è giunto il momento di concretizzare il tutto!

Il piano di progetto rappresenta il prospetto delle attività che il progetto comporterà, con le rispettive scadenze e risorse da impiegare.

Niente paura! Può sembrare un lavoro mastodontico e macchinoso, ma con poche piccole accortezze diventerà tutto più semplice.

Parti dal traguardo finale (l’obiettivo del progetto) e procedi a ritroso analizzando tutti i passi necessari per raggiungerlo. In questo modo avrai scomposto la mole di lavoro in tante piccole attività alla quale associare una data di scadenza e un responsabile.

Facciamo un esempio: se l’obiettivo è organizzare un webinar, i piccoli passi potrebbero essere:

  • Scegliere la piattaforma di streaming
  • Creare le slide
  • Raccogliere contatti
  • Inviare il link ai partecipanti

(Se non ti è ancora chiaro dai un’occhiata a questo post, nel quale parlo nello specifico proprio di come “spacchettare” un grosso progetto)

Ecco che non abbiamo più un’esagerata mole di lavoro nella quale cercare di galleggiare, ma piccoli task ben definiti e suddivisi equamente nella squadra!

Quindi, quel progetto che avevi in testa ti spaventa ancora tanto?

Si? Non preoccuparti! Ogni persona, ogni progetto e ogni team ha esigenze specifiche e diverse che vanno calibrate e adattate nel migliore dei modi.

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(Ho anche un corso proprio sulla gestione dei progetti ad un prezzo veramente piccolo piccolo!

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